La carta d’identità elettronica (CIE) è un documento che attesta l’identità del titolare. Tuttavia, alcune CIE rilasciate in passato riportano la dicitura “Non valido per l’espatrio”. Questo articolo spiega il significato di questa dicitura e cosa comporta per il titolare della carta.
Cos’è la CIE?
La CIE è un documento di riconoscimento elettronico che contiene i dati anagrafici, biometrici e la firma digitale del titolare. È rilasciata dal Ministero dell’Interno e sostituisce la vecchia carta d’identità cartacea.
Cosa Significa “Non Valido per l’Espatrio”?
La dicitura “Non valido per l’espatrio” indica che la CIE non può essere utilizzata per espatriare, ovvero per uscire dall’Italia. Ciò significa che il titolare della carta non può utilizzarla come documento di viaggio per recarsi all’estero.
Motivi della Dicitura
La dicitura “Non valido per l’espatrio” veniva utilizzata sulle CIE rilasciate prima del 2021, quando l’Italia faceva parte dell’Unione Europea ma non dell’area Schengen. I cittadini italiani potevano viaggiare all’interno dell’UE con la sola CIE, ma non negli altri paesi Schengen.
Cosa Comporta per il Titolare
Per i titolari di CIE con la dicitura “Non valido per l’espatrio”, ciò comporta:
- Impossibilità di espatriare con la CIE: La CIE non può essere utilizzata per espatriare, anche se il titolare ha un passaporto valido.
- Necessità di richiedere un passaporto: Per espatriare, il titolare deve richiedere un passaporto, che è l’unico documento di viaggio valido per uscire dall’Italia.
- Validità della CIE: La CIE rimane valida per l’identificazione in Italia per 10 anni dalla data di rilascio.
Conclusioni
La dicitura “Non valido per l’espatrio” sulla CIE significa che la carta non può essere utilizzata per espatriare. I titolari di CIE con questa dicitura devono richiedere un passaporto per viaggiare all’estero. Se la CIE è stata rilasciata dopo il 2021, non riporterà più tale dicitura e potrà essere utilizzata per espatriare senza la necessità di richiedere un passaporto.
Consigli per la Richiesta di Contributi per l’Acquisto di Autobus a Zero Emissioni
- Destinatari: Enti locali (comuni, province, unioni di comuni)
- Oggetto: Finanziamento per l’acquisto di autobus elettrici o a idrogeno
- Fonte di Finanziamento: Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027
- Importo del Contributo: Fino al 100% delle spese ammissibili, con un massimo di 400.000 euro per veicolo
- Spese Ammissibili: Acquisto del veicolo, costi di installazione e collaudo, formazione del personale, costi di gestione per i primi due anni
- Modalità di Presentazione della Domanda: Tramite piattaforma telematica “MARCHE TELEMATICA” entro il 22 dicembre 2023
- Valutazione delle Domande: A sportello secondo l’ordine di arrivo, fino a esaurimento dei fondi disponibili
- Criteri di Valutazione: Dimensioni del comune, popolazione servita, impatto ambientale del progetto, programmazione dei servizi di trasporto pubblico
- Procedura di Erogazione del Contributo: Liquidazione dell’80% all’acquisto del veicolo, del restante 20% a collaudo avvenuto
- Obblighi del Beneficiario: Utilizzare il veicolo per servizi di trasporto pubblico, mantenerlo in efficienza per almeno 10 anni, dichiarare annualmente i dati di utilizzo del veicolo
Domande frequenti sulla Carta d’identità elettronica con scritta “non valida per l’espatrio”
Cosa significa “non valida per l’espatrio”?
La scritta “non valida per l’espatrio” indica che la carta d’identità elettronica non può essere utilizzata come documento di viaggio al di fuori dell’Italia.
In quali paesi posso utilizzare la carta d’identità elettronica con scritta “non valida per l’espatrio”?
È possibile utilizzarla solo all’interno del territorio italiano.
Posso richiedere una carta d’identità elettronica valida per l’espatrio?
No, non è possibile richiedere una carta d’identità elettronica valida per l’espatrio. Per ottenere un documento di viaggio valido per l’estero, è necessario richiedere un passaporto.
Quali documenti sono necessari per richiedere una carta d’identità elettronica con scritta “non valida per l’espatrio”?
- Carta d’identità scaduta o deteriorata
- Fototessera recente
- Codice fiscale
- Ricevuta del pagamento dell’imposta di bollo